Maria Grazia Mattei - Direttrice Meet The Media Guru

Pillola: “Affrontiamo l’innovazione con una preparazione umanistica ed etica”

66 anni

Milano

“Alla fine degli anni ’70, con gli studi d’avanguardia, ho iniziato a scoprire un movimento legato alla videoarte. Ho intercettato il mondo digitale, che allora era già all’orizzonte. Mi sono tuffata in questa esplorazione. Ho cominciato a realizzare eventi interessanti, tra cui nel 1986 alla Biennale Arti Visive di Venezia una mostra che si chiamava Network Platenetario, sul mondo della Rete, dei computer, delle immagini sintetiche, degli effetti speciali. Erano allo stato nascente e ho detto: il mondo sarà digitale. Nel 1995 ho creato una piccola società che si chiamava Mgm Digital Communication, poi diventata Mattei Digital Communication. È specializzata nella ricerca e nella diffusione della cultura digitale”.

“Nel 2005 ho lanciato un programma che si chiama Meet the Media Guru, del quale sono ideatrice e direttore artistico. Un programma straordinario, che ha portato a Milano e diffuso in streaming in tutto il mondo incontri con personaggi come John Lasseter, regista della Pixar. Francis Ford Coppola per parlare di scenari legati all’evoluzione del mondo del cinema. Joi Ito, presidente del Media Lab di Boston. Lawrence Lessig, padre dei creative commons. Paola Antonelli, che dirige la ricerca al Moma di New York. Più di ottante personaggi di calibro mondiale in un format speciale, immersivo, forse già 4.0”.

Il più sorprendente? “John Lasseter, perché è riuscito a infondere un pensiero importante: tecnologia sì ma anche cultura digitale. Che si basa sulle capacità artistiche e umanistiche delle persone. Questo mi ha sorpreso. Perché pensi alla Pixar come a una grande factory digitale e poi scopri che c’è dietro un’attenzione molto forte alla parte culturale, artistica, manuale”

Ed è questa la pillola per il futuro: “L’innovazione ha un forte impatto sulla nostra vita. Quindi sintonizziamoci con questo mondo, non scappiamo, affrontiamolo. Cerchiamo di essere innovativi ma con una preparazione fortemente umanistica ed etica”.